SEMINARIO SULL’EFFETTIVO
Si è tenuto Sabato 13 Febbraio, all’Hotel Ottagono di Andria, il tradizionale Seminario sull’Effettivo, convocato dal Governatore Mirella Guercia.
Ha aperto i lavori il Presidente del Club Andria Castelli Svevi, che ospitava il Seminario, Riccardo Antolini. Egli ha professato ottimismo sull’argomento del Seminario, all’insegna del “conosciamoci meglio” e negando sia in atto una crisi del Rotary, almeno a livello globale. E’ seguito un indirizzo di saluto del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, che ha sottolineato i riflessi positivi della presenza del Rotary nel territorio, per la sua azione in favore della comunità. Ha quindi aperto i lavori il Governatore, Mirella Guercia, sottolineando come sia indispensabile che il Rotary entri in sintonia non solo con il territorio, ma anche con l’imprenditoria locale, che è e sarà sempre fonte di interessanti cooptazioni di affermati leader nei nostri Club.
Ha preso poi la parola il PDG Sergio Di Gioia, Coordinatore dell’azione interna del Distretto, che ha illustrato la situazione con l’ausilio chiaro ed efficace di numeri, dati e statistiche.
I dati mostrano che il Rotary, a livello internazionale, à cresciuto stabilmente, dall’anno di fondazione (1905) fino all’inizio di questo secolo con circa un milione duecentomila Soci. A quel punto, la crescita si è fermata e il numero dei Soci è rimasto sostanzialmente stabile, dato che nel 2015 si contavano 1.220.000 Soci circa.
I vari Presidenti Internazionali, succedutisi nei primi anni di questo secolo, hanno quasi sempre cercato di porre degli obiettivi di crescita, ma il traguardo, più volte agognato, di raggiungere un milione e mezzo di Soci è sempre rimasto chimerico.
Il nostro Distretto ha raggiunto il picco, in numero di Soci, nel 2011 con 2676, mentre, a fine 2015, tale numero era sceso a 2313. Ci si chiede, allora, il perché di tutto questo: da vari sondaggi effettuati sui motivi di dimissione, emerge, in estrema sintesi, che “ si percepisce un’esigenza di maggior coinvolgimento dei Soci, che, per una quota significativa, non gradisce molto una gestione verticistica”. Da questa breve disamina dei problemi, emergono indicazioni opportune per possibili rimedi: scelta oculata dei nuovi Soci (importanza delle procedure di scelta), formazione continua, coinvolgimento nei programmi del Club, preparazione dei leader, partecipazione alle attività del Distretto e infine partecipazione a incontri nazionali e internazionali. Queste sono le direttrici lungo le quali ricercare un’inversione di tendenza nel numero di Soci. Dopo questo circostanziato e applaudito intervento, è intervenuto Maurizio Vaglio, Presidente della Commissione Distrettuale Espansione. Egli ha affermato di ritenere la mancata crescita degli iscritti un fatto quasi fisiologico, pensando al Rotary come a un’azienda che si espande per un certo tempo, ma poi si stabilizza per rafforzare le posizioni raggiunte. Mentre è importante la percezione dei cambiamenti degli stili di vita che il Rotary deve fare propri, l’obiettivo della crescita è da perseguire con la cooptazione di nuovi Soci, ma anche con il mantenimento degli iscritti e con l’espansione attenta e selettiva di nuovi Club. Coinvolgendo i Soci nelle realizzazione dei progetti si mantiene vivo l’interesse, anche se la turnazione annuale del gruppo dirigente del Club, spesso comporta un cambiamento dei programmi precedenti e a volte un abbandono degli stessi, cosa che delude i Soci impegnati in tali programmi
Potrebbe quindi essere il caso di rendere triennali i programmi dei Club, così come s’inizia a fare con alcune cariche distrettuali. E’ anche importante lavorare fianco a fianco con le istituzioni e le associazioni del territorio e soprattutto migliorare il modo di comunicare. In conclusione, dovremmo puntare ad un Rotary flessibile, dinamico ed al passo con i tempi. E’ poi intervenuta Maria Rita Acciardi, PDG del Distretto 2100 e Assistente del Coordinatore Rotary per le Zone 12 e 13b. Ha iniziato mostrando come il trend del numero Soci del R.I. sia in crescita in Sud America, Africa e Oriente, mentre è stabile in Europa e in calo in Nord America, Giappone e Australia. A seguito di ciò, il Presidente Internazionale, K.R. “Ravi” Ravindran , ha suggerito dei precisi obiettivi di sviluppo dell’effettivo, basati sul miglioramento almeno dell’1% rispetto all’anno scorso, tramite una migliore comunicazione. Inoltre, egli suggerisce di calare tali obiettivi in ciascun Distretto e farli propri, coinvolgendo anche i Rotaract e puntando molto sulla cooptazione femminile (una specie di “quote rosa” rotariane). Infine, andrà tenuto presente che, per il mantenimento della compagine sociale e per la crescita dell’ effettivo, la conservazione è un elemento chiave e passa attraverso la formazione dei nuovi Soci e la partecipazione alla vita del Club e del Distretto. Infine, è importante comunicare un’ immagine moderna, positiva e rispettata. Infine, la parola è passata a Donato Donnoli, Presidente della Commissione Distrettuale Assiduità e Affiatamento. Egli ha molto efficacemente illustrato cosa s’intenda per “Club affiatato” con il motto “reggere la mongolfiera”. Il concetto è tratto del libro del famoso scrittore inglese Ian Mcewan, “L’amore fatale”, in cui una mongolfiera è trattenuta a terra da alcune persone, ciascuna delle quali ritiene che siano gli altri a fare tutto il lavoro e così, disinteressandosi tutti, ad uno ad uno, della sorte del passeggero della mongolfiera, questa, alla fine, s’invola, con tragiche conseguenze. Analogamente, nel Rotary, se ognuno pensa che siano gli altri a fare tutto il lavoro, alla fine, il risultato è disastroso. Dobbiamo quindi concentrarci sull’affiatamento nei Club, tramite il coinvolgimento dei Soci e la realizzazione di progetti significativi; aprendoci a idee nuove. Infine realizzare Club dinamici, che riflettano la diversità e la personalità dei Soci. E’ seguito, quindi, un ampio ed interessantissimo dibattito, che, per motivi di spazio, siamo costretti a riassumere in modo estremamente sintetico. Il PDG Riccardo Giorgino ha invitato il Rotary a vivere la realtà attuale, tenendo conto dei nuovi stili di vita, mentre il PDG Rocco Giuliani ha suggerito di concentrarsi sul nostro Distretto, cercando in noi le motivazioni per crescere. Alfonso Forte ha chiesto di puntare sulla qualità delle cooptazioni. Il PDG Titta De Tomasi ha detto: non fissiamo ci troppo sulle percentuali, perché siamo in meno, ma incidiamo di più. Sergio Sernia, Luca Gallo e Vincenzo Sassanelli hanno dibattuto il problemi dell’Associazione Alumni, cui però può dare linfa il Rotaract. Infine il PDG Beppe Volpe ha individuato come metodo per il miglioramento dell’effettivo, l’adeguarsi ai giovani e l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, web e social. Ha concluso gli applauditi lavori ed il pregnante dibattito, il Governatore Mirella Guercia, riassumendo i concetti espressi con tanta efficacia dai relatori e richiamano il suo saluto iniziale: cooperazione, amicizia e comunicazione siano i nostri strumenti per dare impulso e qualità al futuro del nostro Rotary.
Achille Cusani Febbraio 2016