Tavola rotonda “Basta con l'usura” alla Biblioteca Comunale di Trani
Il libro di Michela andrebbe letto nelle scuole, perché è una storia vera e parla di riscatto, partendo appunto dalla denuncia, tenendo presente che bisogna combattere contro un nemico molto attrezzato, perché l'usura ha armi molto diverse per agire ed è per questo che è necessario avere il sostegno delle associazioni antiracket. Infatti, come si diceva, il soggetto che è caduto vittima dell'usura teme il discredito ed è restio a svelarsi e a mettersi in gioco: ha quindi massimo bisogno di protezione. Nota appunto Carla D’Urso che la vittima del libro vive per due anni in un isolamento totale per non apparire. Anche perché, una volta fatta la denuncia, per ottenere denaro dal Fondo di Solidarietà passano circa due anni e il Dott. Agostinacchio ha rilevato che i tempi lunghi purtroppo sono legati alla burocrazia e che si sta cercando di accorciarli. A questo punto, è stata data la parola all'autrice, Michela Di Trani con le domande: perché il libro? e quanto è vero? Michela ha risposto che l'esperienza iniziale, che la portò a occuparsi di usura, fu il fatto che la colpì il numero elevato di persone che avevano bisogno di parlare con Monsignor D'Urso, così lei si sentì stimolata a raccontare questa realtà nascosta, entrando nella vita delle persone. Lei ha poi confermato che i fatti narrati sono tutti assolutamente veri. Da notare che è molto difficile aprire un colloquio con queste persone, che, trovandosi in gravi difficoltà, si chiudono in se stesse e solo dopo lunga insistenza riescono a reagire e raccontare ciò che a loro avvenuto. E’ stato quindi quasi naturale, dopo tutte queste esperienza approfondire una sola storia, essendo lei riuscita a farsi raccontare tutto dal protagonista, il quale, una volta “sbloccatosi”, ha rivelato le sue sensazioni, addirittura ricevute in sogno: questo può certo spiegarsi con una ricerca di reazione alla solitudine. Nel libro si legge anche di come la moglie lasci il protagonista, mentre chi lo sostiene è il suo bambino, che, pur essendo piccolissimo, agisce per far riconciliare i genitori e alla fine ci riesce! Un'altra domanda di Carla è stata se i media informano a sufficienza sull'usura. Purtroppo la risposta è che la realtà è negativa, nel senso che si tende a parlare poco di usura. Ultima annotazione: non ci sono solo i grandi usurai, ma c'è anche la manovalanza, lei stessa vittima della società dell’apparire e del consumismo sfrenato.
Al termine degli interventi. Angela Tannoia, la nostra futura Presidente, ha fatto presente che sarebbe interessante fare un progetto finalizzato alla lotta all’ azzardo, da diffondere nelle scuole, dove bisognerebbe parlare di ludopatia. La risposta è stata che, nel libro, si parla del problema dei Gratta e Vinci e delle slot machine e che, a volte, purtroppo queste macchinette sono illegali e imposte dalla malavita alle proprie vittime, quindi. spesso, intervenire non è semplice. Come commento a margine, Monsignor D’Urso ha fatto presente che ci sono 108 miliardi che vengono giocati ogni anno, mentre lo Stato ne incamera solo 10, però, per fortuna, si sta acquistando coscienza di tutto questo e ci sono alcuni Comuni che iniziano a bloccare il gioco d'azzardo. Nel complesso, i risultati della Consulta antiusura sono positivi, basti pensare che a Bari sono stati ascoltate, in un anno, 8000 persone e a livello nazionale, 300.000 . Tornando a quanto prospettato da Angela Tannoia, il Dott. Agostinacchio ha informato che sono stati avviati progetti di legalità in diverse scuole, a spese della Fondazione. Il nostro Governatore ha concluso complimentandosi per l'organizzazione della serata, ricordando che lui stesso è stato allievo dei Gesuiti e che il Rotary è sempre vicino alle istituzioni con impegno e passione. Egli ha anche citato, in merito, il futuro Seminario sulla leadership, dove ci saranno testimonial di eccellenza, ricordando anche la sponsorizzazione del nostro Distretto per il “Progetto senza sbarre”, come azione umanitaria e volta al sociale. Egli ha infine ribadito che la presenza del Rotary nella comunità si esplicita anche nel sostegno alle istituzioni, che agiscono per il bene della comunità stessa.
Achille Cusani - 22 Gennaio 2020